Russia, tra ambizioni imperiali e crisi economica: come l'Europa può fermare l'aggressione di Putin


L’UE ha imposto sanzioni senza precedenti contro la Russia per la sua invasione dell'Ucraina, ma il conflitto non si placa. Quali sono le conseguenze per l'economia russa e quella europea? E quali sono le possibili soluzioni per la pace e la sicurezza nel continente?

Di Davide Sarno


La Russia di Vladimir Putin ha mostrato negli ultimi anni una crescente volontà di espandere la sua influenza e il suo controllo sul territorio europeo, violando il diritto internazionale e minacciando la stabilità e la sicurezza del continente. L'esempio più eclatante è la guerra di aggressione scatenata contro l'Ucraina nel febbraio 2022, che ha portato all'annessione illegale delle regioni ucraine di Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia e Kherson. Il conflitto, che dura da oltre nove anni, ha causato oltre 13.000 morti, milioni di sfollati e gravi violazioni dei diritti umani.


L'Unione Europea (UE) e i suoi Stati membri hanno reagito con fermezza all'attacco russo, adottando una serie di misure restrittive nei confronti della Russia e della Bielorussia, alleata di Mosca. Le sanzioni riguardano l'importazione ed esportazione di determinati beni, il settore energetico, il settore finanziario, il settore della difesa e il settore delle tecnologie a doppio uso. Inoltre, sono state imposte restrizioni sui visti e il congelamento dei beni a persone fisiche e giuridiche responsabili o coinvolte nell'invasione.

Le sanzioni hanno avuto un impatto significativo sull'economia russa, che si è contratta del 2,1% nel 2022 e potrebbe continuare a farlo nel 2023. Il commercio estero della Russia è diminuito notevolmente, così come i suoi introiti da combustibili fossili. L'inflazione è aumentata del 7,6% a marzo 2023 rispetto a febbraio 2023 e si stima un carovita del 22% per quest'anno. La bilancia dei pagamenti della Russia resta in attivo grazie alle esportazioni di gas e petrolio verso l'Europa, ma il Paese sta comprando poco più della metà di quel che comprava dal resto del mondo prima delle sanzioni.
Le sanzioni hanno quindi colpito duramente l'economia russa, ma non sono riuscite a fermare le ambizioni espansionistiche di Putin. Il leader russo sembra infatti determinato a proseguire la sua politica aggressiva nei confronti dell'Ucraina e di altri paesi vicini, come la Georgia, la Moldavia e i paesi baltici. La Russia continua a violare il cessate il fuoco e il diritto internazionale umanitario in Ucraina, aumentando la sua presenza militare lungo il confine ucraino e nel Mar Nero. La Russia cerca anche di destabilizzare politicamente l'UE, sostenendo forze populiste ed euroscettiche, interferendo nelle elezioni e diffondendo disinformazione e propaganda.

L'UE si trova quindi di fronte a una sfida cruciale per la sua sicurezza e il suo ruolo nel mondo. Come può l'UE fermare l'aggressione della Russia e garantire un futuro di pace e prosperità per l'Ucraina e per l'Europa? Quali sono le possibili soluzioni per risolvere il conflitto in Ucraina?

Una possibile soluzione è quella di intensificare le sanzioni contro la Russia, colpendo ulteriormente i settori chiave dell'economia russa, come quello energetico. L'UE potrebbe ridurre o interrompere le importazioni di gas e petrolio dalla Russia, diversificando le sue fonti energetiche e promuovendo le energie rinnovabili. Questo avrebbe l'effetto di privare la Russia di una delle sue principali fonti di reddito e di indebolire la sua capacità di finanziare la guerra. Tuttavia, questa soluzione comporterebbe anche dei costi e dei rischi per l'UE, che dipende in larga misura dal gas e dal petrolio russi per il suo fabbisogno energetico. L'UE dovrebbe quindi investire in infrastrutture e tecnologie alternative per garantire la sua sicurezza energetica e la sua competitività economica.

Un'altra possibile soluzione è quella di rafforzare il sostegno all'Ucraina, sia dal punto di vista economico che da quello della sicurezza e della difesa. L'UE ha già fornito all'Ucraina aiuti umanitari, finanziari e tecnici, nonché promosso le riforme democratiche e lo stato di diritto nel paese. L'UE potrebbe aumentare il suo impegno a favore dell'Ucraina, fornendo assistenza militare, addestramento e consulenza, nonché facilitando l'integrazione dell'Ucraina nelle strutture europee e transatlantiche. Questo avrebbe l'effetto di rafforzare la capacità dell'Ucraina di difendersi dall'aggressione russa e di avvicinarsi all'UE e alla NATO. Tuttavia, questa soluzione potrebbe anche esacerbare le tensioni con la Russia, che considera l'Ucraina come parte della sua sfera di influenza e si oppone alla sua integrazione euro-atlantica.

Una terza possibile soluzione è quella di promuovere un dialogo costruttivo con la Russia, basato sul pieno rispetto degli accordi di Minsk. Gli accordi di Minsk, firmati nel 2015 sotto l'egida dell'OSCE, prevedono una serie di misure per porre fine al conflitto in Ucraina, tra cui il cessate il fuoco, il ritiro delle armi pesanti, il ripristino del controllo ucraino sul confine con la Russia, lo scambio dei prigionieri, l'amnistia per i combattenti, lo status speciale per le regioni occupate e le elezioni locali. L'UE potrebbe cercare di persuadere la Russia a rispettare gli accordi di Minsk, offrendo incentivi politici ed economici in cambio della cessazione delle ostilità e della restituzione delle regioni annesse all'Ucraina. Questo avrebbe l'effetto di creare le condizioni per una soluzione pacifica e duratura della crisi, basata sul principio della sovranità e integrità territoriale dell'Ucraina. Tuttavia, questa soluzione richiederebbe una forte volontà politica da parte della Russia, che finora ha dimostrato scarso interesse per il dialogo e la cooperazione con l'UE.

In conclusione, il conflitto in Ucraina è una minaccia per la pace e la sicurezza in Europa e nel mondo. L'UE ha un ruolo chiave da svolgere per porre fine a questa guerra ingiusta e per garantire un futuro di pace e prosperità per l'Ucraina e per l'Europa. Per farlo, l'UE deve agire con unità politica e determinazione esterna, combinando sanzioni, sostegno e dialogo con la Russia. Solo così l'UE potrà fermare le mire espansionistiche della Russia e difendere i suoi valori democratici.


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