La Bibbia: un libro storico e non solo religioso
Nuove scoperte archeologiche in Israele confermano la veridicità di alcuni racconti biblici
Davide Sarno
La Bibbia è il libro sacro delle religioni ebraica e cristiana, ma è anche una fonte storica di grande valore. Infatti, molti dei fatti narrati nelle sue pagine sono stati confermati da ritrovamenti archeologici che ne attestano la veridicità. In particolare, negli ultimi anni, sono state effettuate delle scoperte eccezionali in Israele, nella regione del Deserto di Giuda, dove si trovano le grotte che hanno custodito per secoli i famosi Rotoli del Mar Morto.
I Rotoli del Mar Morto sono una collezione di manoscritti antichi, risalenti al periodo tra il II secolo a.C. e il I secolo d.C., che contengono testi biblici, apocrifi, commentari e regole di vita di una comunità ebraica ascetica. Sono stati scoperti tra il 1947 e il 1956 in undici grotte vicino al sito di Qumran, sulle rive nord-occidentali del Mar Morto. Sono considerati uno dei più importanti ritrovamenti archeologici del XX secolo, perché testimoniano la varietà e la ricchezza della tradizione ebraica antica e perché offrono una versione più antica e più vicina all'originale dei testi biblici.
Nel 2017, una nuova missione archeologica della Israel Antiquities Authority ha portato alla luce altri venti frammenti di rotoli biblici in una grotta chiamata "Grotta degli Orrori", perché qui morirono di fame e sete circa quaranta profughi ebrei durante la rivolta contro i romani guidata da Bar-Kokhba tra il 132 e il 135 d.C. I frammenti sono scritti principalmente in greco e contengono porzioni dei dodici profeti minori, in particolare Zaccaria e Naum. Si tratta della scoperta archeologica di rotoli biblici più emozionante e clamorosa degli ultimi sessant'anni.
Oltre ai frammenti di rotoli biblici, la missione archeologica ha svelato anche un nascondiglio di monete rare dei tempi di Bar-Kokhba, uno scheletro di bambino di 6.000 anni fa, probabilmente femminile, avvolto in un panno e mummificato, e un grande cesto integro risalente a 10.500 anni fa, probabilmente il più antico del mondo.
Ma non sono solo i rotoli del Mar Morto a testimoniare la veridicità della Bibbia come testo storico. Altri ritrovamenti archeologici in Israele hanno confermato l'esistenza di luoghi, città, templi e personaggi citati nella Bibbia. Ad esempio, sono state ritrovate le mura di Gerico, la città conquistata da Giosuè con l'aiuto miracoloso di Dio, l'iscrizione di Pilato, il governatore romano che condannò Gesù al Palo sul Golgota, l'ossario di Caifa, il sommo sacerdote che partecipò al processo di Gesù³, e molti altri reperti che dimostrano la storicità dei racconti biblici.
L'archeologia biblica è quindi una scienza che si occupa dello studio dei reperti provenienti dalle scoperte archeologiche legate, direttamente o indirettamente, alla Bibbia⁴. Questa scienza dell'antichità mira alla ricostruzione delle civiltà, dei luoghi, dell'ambiente storico e dei costumi del Medio Oriente, riconducibili alla storia d'Israele, l'antico popolo dell'alleanza con Geova Dio
(YHWH). L'archeologia biblica è anche una scienza che ci aiuta a comprendere meglio il significato e il messaggio della Bibbia, il libro che racconta la storia dell'amore di Dio per l'umanità.
Per maggiori informazioni visita il sito
Commenti
Posta un commento