Il tetragramma biblico e i suoi ritrovamenti
Quali sono i ritrovamenti archeologici che attestano il nome di Dio?
Davide Sarno
Il nome di Dio ricorre più di 6000 volte nella Bibbia ebraica e una volta nell'iscrizione di Mesha, re di Moab (IX secolo a.C.). Nell'antica scrittura semitica, che non segna le vocali, il nome è composto solo da quattro consonanti ed è perciò chiamato "Tetragramma". ¹
Tra i ritrovamenti archeologici più antichi che contengono il tetragramma biblico ci sono i seguenti:
- I papiri di Elefantina: una collezione di documenti scritti in aramaico da una comunità ebraica stanziata sull'isola egiziana di Elefantina tra il V e il IV secolo a.C. Tra questi documenti ci sono delle lettere indirizzate al governatore persiano di Gerusalemme in cui si invoca l'aiuto di YHWH per ricostruire il tempio distrutto dagli egizi.
- I rotoli del Mar Morto: una collezione di manoscritti e frammenti ritrovati tra il 1947 e il 1956 in alcune grotte nei pressi di Qumran, sulle rive nord-occidentali del Mar Morto. Tra questi manoscritti ci sono dei testi biblici, apocrifi, esegetici, liturgici e legali scritti in ebraico, aramaico e greco tra il II secolo a.C. e il I secolo d.C. Il nome di Dio appare in forma paleo-ebraica o aramaica in molti di questi testi, spesso scritto con inchiostro d'oro o con una calligrafia diversa dal resto del testo.
- I papiri di Nahal Hever: una collezione di documenti ritrovati nel 1952 in una grotta nel deserto della Giudea, vicino al wadi Nahal Hever. Tra questi documenti ci sono delle lettere scritte da Simon Bar Kokhba, il capo della seconda rivolta ebraica contro i Romani (132-135 d.C.), in cui si firma come "principe d'Israele" e si rivolge a Dio con il nome YHWH.
Come si pronuncia il nome di Dio?
A partire dal XVI secolo è nata una ricerca approfondita e vasta su come ricostruire ipoteticamente la pronuncia del tetragramma. Basandosi sulle consonanti ebraiche, la pronuncia del tetragramma potrebbe essere vicino a Yehowà
I Samaritani, infatti, affermano che la pronuncia sia iabe. Alcune fonti patristiche, tuttavia, forniscono prove per la pronuncia greca iaō.
Quando più tardi i masoreti vocalizzarono il sacro testo, alle consonanti del nome tetragrammo apposero le vocali appunto di Adonai, o, raramente, di Elohim. Questo ha portato alla formazione di una parola ibrida, Yehowah o Jehowah (Geova) che sono le traduzioni in lingua anglosassone e italiana.
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