LE NOTIZIE DAL MONDO DEL 3 SETTEMBRE 2023
Media Cina, visita di Tajani mostra la volontà di cooperare
'Malgrado le voci che screditano Belt and Road e il suo rinnovo'
L'imminente visita in Cina del vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani dimostra che l'Italia spera di continuare a trarre vantaggio dalla cooperazione economica e commerciale con la Cina, nonostante le voci che screditano la Belt and Road, la nuova Via della Seta, e che rilanciano le esitazioni a rinnovare il documento di cooperazione.
La Belt and Road Initiative (Bri), scrive il Global Times, il tabloid del Quotidiano del Popolo, "è un piano di cooperazione a lungo termine che offrirà ampie opportunità all'economia italiana" ed "è fondamentale che la parte italiana incontri la Cina in un punto di equilibrio nella ricerca della cooperazione economica, piuttosto che limitarsi a massimizzare i propri interessi".
Su invito del capo della diplomazia cinese Wang Yi, Tajani sarà in visita a Pechino dal 3 al 5 settembre, durante la quale i due ministri parteciperanno all'11/ma edizione dell'Assemblea congiunta del Comitato governativo sino-italiano.
L'Italia sta valutando la possibilità di non rinnovare il memorandum firmato nel 2019 "per portare avanti congiuntamente la costruzione della Bri", quale primo e unico Paese del G7.
La visita Tajani in Cina arriva in un momento critico poiché "voci ostili tentano di interrompere la reciproca cooperazione economica e commerciale tra le due parti. Il futuro dei legami economici bilaterali dipenderà in una certa misura dalla serie di interazioni tra le due parti a partire da questa visita", ha osservato Cui Hongjian, direttore del Dipartimento di studi europei presso il China Institute of International Studies.
Mentre i media affermano che non esiste ancora una posizione interna unificata in Italia sul rinnovo, la visita di Tajani "mostra che l'Italia non vuole che la cooperazione reciprocamente vantaggiosa venga influenzata", ha aggiunto Cui.
Kiev, abbattuti 22 droni russi nella zona di Odessa
Sono 25 i velivoli d'attacco lanciati nel sud
Le forze armate ucraine hanno abbattuto 22 droni russi nelle regioni meridionali del paese.
Lo ha comunicato l'aviazione di Kiev, precisando che si tratta di Shahed-136/131 che sono stati distrutti nelle zona di Odessa.
In totale nella notte sono stati lanciati 25 droni d'attacco nel sud dell'Ucraina.
Corea del Nord simula un attacco nucleare con finte testate
Media, esercitazione in risposta a attività militari Usa e Seul
La Corea del Nord ha organizzato nel fine settimana un'esercitazione di "attacco nucleare tattico simulato" con finte testate atomiche attaccate a due missili da crociera a lungo raggio che sono stati lanciati nell'oceano.
Lo ha riferito la Kcna, agenzia di stampa nordcoreana, affermando che l'operazione è stata organizzata in risposta all'attività militare congiunta delle forze statunitensi e sudcoreane.
"Un'esercitazione di fuoco per un attacco nucleare tattico simulato è stata condotta all'alba del 2 settembre per avvertire i nemici dell'effettivo pericolo di guerra nucleare", scrive Kcna, aggiungendo: "Due missili da crociera strategici a lungo raggio dotati di finte testate nucleari sono stati lanciati dalla costa occidentale della Corea del Nord, nel mare a sud".
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