Lampedusa, Cri: "3.800 in hotspot". La portavoce della Commissione Ue: "Serve solidarietà"



Lampedusa, Cri: "3.800 in hotspot". La portavoce della Commissione Ue: "Serve solidarietà"

                                                                                                   Pasquale Andrea Calabrese






Altri 84 migranti sono sbarcati a molo Favarolo di Lampedusa. Ventidue egiziani ed eritrei prima e 18 dopo, riferendo di essere salpati da Zuara in Libia, sono giunti autonomamente all'attracco di Favarolo. Un barchino, con 44 originari di Mali, Costa d'Avorio, Gambia, Guinea, Liberia e Sierra Leone, è stato invece intercettato, dalla motovedetta Cp302 della Guardia costiera in località Vallone dell'Acqua. Il gruppo, fra cui 5 donne e 1 minore, non è riuscito a toccare terraferma, i militari li hanno bloccati prima che sbarcassero e hanno scortato il natante di 7 metri, salpato da Sfax, fino al molo. I 44 hanno riferito di aver pagato duemila dinari tunisini a testa per la traversata.


                               



Sull'isola sono 3.800 i migranti presenti questa mattina nell'hotspot di Lampedusa, riferisce la Croce Rossa Italiana. I 130 operatori e volontari "stanno facendo oltre l'impossibile", ha sottolineato ieri il Presidente dell'organizzazione, Rosario Valastro, per assicurare beni di prima necessità. 

Ieri sono stati prodotti 5.000 pasti a pranzo e 5.000 pasti a cena. "Siamo provati ma operativi", dicono dall'hotspot. "Le persone - aggiungono - per noi vengono prima di ogni altra cosa". Nella mattinata sono stati effettuati circa 700 trasferimenti; nella giornata di oggi dovrebbero lasciare l'hotspot complessivamente oltre 2.500 persone.

Oggi, ha spiegato la responsabile migrazioni della Cri, Francesca Basile, la situazione "sta tornando gradualmente a una gestione meno complessa, e stiamo continuando a fornire servizi di base". Il numero dei 130 operatori sarà incrementato ulteriormente nel corso della giornata, che prevede le uscite di qualche altro migliaio di migranti.



Interpellata sulla chiusura all'accoglienza dei migranti annunciata dalla Germania, la portavoce ha aggiunto: "Necessitiamo di solidarietà e contiamo su tutti i Paesi membri. Dobbiamo cooperare a stretto contatto, serve una maggiore solidarietà".

Per fare il punto sulla situazione dei flussi migratori, questa mattina il colloquio telefonico tra il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi e il collega francese Gérarld Darmanin. I ministri, dice il Viminale, "hanno concordato sulla prioritaria esigenza di una strategia che punti ad un rapido rafforzamento della cooperazione operativa con i Paesi di origine che possa incidere efficacemente sul blocco delle partenze, onde evitare che il problema si ripercuota anche sui movimenti secondari". 

"Abbiamo un dovere di solidarietà europea": lo ha affermato il presidente francese Emmanuel Macron, interpellato in merito alla crisi migratoria a Lampedusa, a margine di una visita a Semur-en-Auxois. "Agiremo con rigore e umanità" nel determinare se questi migranti "sono persone che hanno diritto all'asilo o se sono destinati a tornare a casa", ha promesso il capo dell'Eliseo, assicurando che "le decisioni verranno prese con l'Italia".











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