LA VERA SALERNO DI RITA PELUSO
SALERNO, NON SOLO MARE
Salerno si affaccia sul mare, un golfo, tra i più belli d’Italia.
La peculiarità del territorio di Salerno, oltre al mare, sono le colline a ridosso della città.
Rioni collinari Olivieri, Canalone, Masso della Signora, Giovi, Ogliara, Matierno, Monte Stella, un tempo pieni di verde, oggi purtroppo, questi luoghi stanno subendo l’aggressione della cementificazione, mettendo anche a rischio il territorio stesso.
Le colline sono ricche di sorgenti, di corsi d’acqua che scorrono fino al mare, intercettati dalla cementificazione, tombati, occupati da fabbricati, diversi palazzi in città necessitano di pompe idrovere per evitare l’allagamento di garage e locali.
In nome della speculazione edilizia, del restyling urbanistico le varie amministrazioni locali non hanno avuto alcun timore a costruire sugli alvei dei torrenti e fiumi, negli ultimi trent’anni, soprattutto, la politica locale non ha tenuto alcun conto della normativa in materia urbanistica in vigore a tutela delle acque, i vincoli esistenti.
Gli esempi più negativi la deviazione abusiva del Torrente Fusandola, l’intercettazione del Cernicchiara alla sorgente, la possibile (da accertare) deviazione del Rafastia a Piazza Cavour.
Non tutti sono a conoscenza che a Salerno c’erano le Terme, quando ne parlo, alcuni mi guardano come una marziana…
Un tempo di fronte al Parco Pinocchio (probabilmente ne facevano parte) c’erano le Terme Campione già Caruso, dichiarate dalla medicina nel 1700 “acque medicamentose per la cura di particolari patologie della pelle”. La sorgente di acqua sulfurea è viva, tappata da un palazzone, il Residence Caruso, il condominio è stato costretto a mettere le pompe idrovere e incanalare la sorgente, perché puntualmente allagava i garage. Quando piove spinge verso l’alto, forte è l’odore dello zolfo presente che si spande tutto intorno. Per le Terme è stato presentato più volte dall’ing. Campione progetto di riqualificazione per portarle all’antico splendore, prevedeva la ristrutturazione della sede delle Terme, una palazzina in stile Liberty, oltre la costruzione di un albergo per gli ospiti, avrebbe creato lavoro e richiamato turisti. Bocciato dall’ex sindaco eterno ed emerito per aumento di volumetria! I palazzoni costruiti cosa sono se non un grave aumento di volumetria.
Mi è capitato di parlarne con uno dei pargoli del governatore straordinario, mi disse che non avrebbe mai acquistato un appartamento, “c’è l’acqua”; gli parlai delle terme e del progetto di riqualificazione bocciato da suo padre, abbassò lo sguardo.
Oltre alla Terme c’era e c’è ancora la sorgente dell’acqua minerale Vitolagatti, rinomata, conosciuta anche a livello nazionale, anche questa caduta nell’oblio. C’è un progetto di edificazione del sito (in nome del restyling urbanistico), al momento chiuso in un cassetto del Comune di Salerno, spero che lo resti per sempre.
Le ricchezze naturali di Salerno, completamente abbandonate o distrutte, avrebbero potuto creare lavoro, essere la crescita economica della città, se gestite in nome del “bene comune”.
Salerno, 17.9.2023
Peluso Rita
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