Nessuno tocchi i bambini disabili della Striscia di Gaza! Il Progetto Libera L'Italia a tutto campo!
In questi ultimi tre anni stiamo assistendo a un abbrutimento dell’uomo su altri uomini, dei più forti contro i più deboli. Prima la pandemia con le sue restrizioni: il compleanno nel cortile del condominio di un bambino con sindrome di Down di 12 anni fu interrotto dalle forze dell’ordine; dopo la guerra in Ucraina e, dal mese di ottobre, assistiamo allo scontro tra Israele e il popolo palestinese, racchiuso nella Striscia di Gaza, più di due milioni di persone all'interno di un territorio grande quanto un terzo di Roma.
A essere più colpiti sono i civili che hanno l’unica colpa di essere nati in quei territori, e tra questi in maniera particolare ci sono i bambini, e i bambini speciali.
In questi giorni circola un video di una aggressione da parte dell’esercito di Israele nei confronti di un bambino palestinese con sindrome di Down scambiato per un terrorista di Hamas.
Noi chiediamo al Governo italiano di protestare ufficialmente nelle sedi istituzionali internazionali e di farsi promotore di una iniziativa di tutela e di accoglienza per tutti i bambini disabili della Striscia di Gaza.
L’Italia riprenda il ruolo di culla del diritto e si adoperi dal punto di vista diplomatico per porre fine al più presto a questi conflitti.
Il Progetto Libera l’Italia, a cui hanno aderito tante associazioni di disabili si rende disponibile a mettere a disposizione la propria esperienza per accogliere questi bambini con sindrome di Down e con altre disabilità.
Il Garante Salvatore Caraviello
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