UNA PARTE DELLA MENTE DEL DIRETTORE EDITORIALE DEL BLOG E DEL PRESIDENTE
BUONA NOTTE A TUTTI CON QUELLO CHE MI È VENUTO IN TESTA MENTRE MANGIAVO STASERA E HO SENTITO IL DOVERE DI CONDIVIDERLO CON VOI. PER LASCIARE UN' IMPRONTA DI ME STESSO NELLA STORIA DEL VIAGGIO DELLA VITA NEL CASO STANOTTE DOVREI CESSARE L'ESPERIENZA DI VITA CHE PERCEPISCO COME MERAVIGLIOSA ULTIMAMENTE PERCHÈ RIESCO A DIRE AGLI ALTRI COSA C'È NELLA MIA MENTE DA QUANDO ERO BAMBINO MA SICCOME AVEVO PAURA DI ESSERE PARAGONATO A UN PAZZO HO ASSUNTO UNA MASCHERA DELLA MEDIOCRITA INTELLETTUALE E DELL'INTELLIGENZA SOPPRIMENDO TUTTO QUELLO CHE LA MIA MENTE AUTISTICA PRODUCEVA GIÀ IN MODO ARTICOLATO E COMPLESSO DAI PRIMI ANNI DI VITA. BUONANOTTE A TUTTI E BUONA LETTURA
Sono Davide Sarno, un uomo Asperger e Testimone di Geova, e fin da giovane ho sentito il bisogno di comprendere in profondità le verità spirituali, non accontentandomi delle spiegazioni superficiali. La mia mente neurodivergente, capace di osservare ogni dettaglio con razionalità e coerenza, mi ha spinto a investigare un tema poco esplorato ma affascinante: il genere degli esseri spirituali nel Cristianesimo.
Mi sono posto domande che molti evitano: Dio è davvero maschile? Gli angeli hanno un sesso? E perché vengono sempre rappresentati come uomini? In questa mia riflessione, voglio condividere con semplicità e precisione ciò che ho scoperto attingendo non solo alla Bibbia, ma anche a fonti ebraiche, cristiane antiche, studi teologici e scritti storici dei primi secoli.
---
1. Il nome “Geova”: una ricostruzione storica e simbolica
Molti pensano che il nome Geova sia una creazione recente, ma non è così. I Testimoni di Geova non hanno inventato questo nome. L'origine della forma “Geova” risale al XIII secolo, attribuita al monaco cattolico Raymundus Martini, che lo usò nel suo scritto "Pugio Fidei" (1270 d.C.), una polemica teologica contro il giudaismo. Martini unì le consonanti del Tetragramma YHWH con le vocali della parola ebraica Adonay (Signore), generando così “Yehowah”, trascritto poi in latino come “Jehova”.
Fonti:
Pugio Fidei, Raymundus Martini
Gesenius' Hebrew Grammar (W. Gesenius, XIX sec.)
Dizionari biblici e lessici ebraici moderni
Anche studiosi cristiani non Testimoni, come il biblista William Tyndale, usarono “Jehovah” nelle prime traduzioni inglesi della Bibbia. La King James Version del 1611 lo riportava in 7 versetti.
---
2. Genere e neutralità di Dio
Il Dio della Bibbia è Spirito (Giovanni 4:24), quindi non è vincolato a caratteristiche sessuali umane. Tuttavia, nella Scrittura viene sempre rappresentato con pronomi maschili, nomi maschili e ruoli tipicamente attribuiti a una figura paterna: Creatore, Sovrano, Giudice, Re, Padre.
Questo non significa che Dio sia “maschio” nel senso biologico. La rappresentazione maschile serve come linguaggio antropomorfico per aiutare l’uomo a concepire l’invisibile. Come Asperger, noto che questo linguaggio simbolico ha una funzione strutturale: semplificare il trascendente.
Riferimenti:
Genesi 1:27: “maschio e femmina li creò” – ma Dio non è definito sessualmente.
Isaia 46:9 – “Io sono Dio, e non ce n’è alcun altro”.
Deuteronomio 4:12,15-16 – nessuna immagine visibile né forma.
---
3. Gli angeli: maschi o neutri?
Nella Bibbia, tutti gli angeli menzionati hanno nomi maschili (es. Michele, Gabriele) e parlano come uomini. In più occasioni, si presentano agli umani assumendo un aspetto maschile (Genesi 18, Daniele 10, Luca 1). Tuttavia, non vi è mai indicazione che abbiano organi sessuali o rapporti di tipo umano.
L’eccezione è in Genesi 6:1-4, dove i “figli del vero Dio” (interpretati come angeli) scendono sulla terra, si uniscono a donne e generano i Nefilim. Questo ha fatto pensare che potessero assumere sembianze e funzioni maschili, ma non implica che siano biologicamente maschi.
Testi a sostegno:
Matteo 22:30 – Gesù dice che nella resurrezione “non si prenderà né moglie né marito, ma saranno come gli angeli nei cieli”.
Ebrei 1:14 – “Tutti gli angeli non sono forse spiriti che rendono un servizio?”
---
4. Fonti ebraiche pre-cristiane e tradizione orale
Nel pensiero ebraico antico (prima del cristianesimo), Dio è chiamato YHWH e mai descritto con un genere sessuale. La Cabala ebraica parla di aspetti sia maschili che femminili nella divinità, ma il culto era sempre rivolto a un Dio percepito come maschio per ragioni patriarcali e simboliche.
Il Talmud, pur non trattando direttamente il genere degli angeli, sottolinea la loro natura spirituale e asessuata. Anche Filone d’Alessandria (filosofo ebreo del I sec.) parlava degli angeli come “Logoi”, entità intermediarie neutre, non corporee.
---
5. I primi scrittori cristiani (I-III secolo)
Non esistono molti scritti diretti sul genere degli angeli, ma vi sono riflessioni sparse:
Giustino Martire (II sec.): nel Dialogo con Trifone, descrive gli angeli come spiriti che caddero per desiderio sessuale verso donne umane, basandosi su Genesi 6.
Origene (III sec.): nella sua De Principiis, sostiene che gli esseri spirituali non hanno corpo e non hanno sesso, ma possono assumere forma visibile per interagire con l’uomo.
Tertulliano: parla degli angeli caduti come esseri che travalicarono i confini imposti da Dio, suggerendo che avessero la possibilità di incarnarsi.
---
6. Pensieri della Watchtower e membri della Sede Centrale
Nel corso della storia della Watchtower Bible and Tract Society, vari membri del Corpo Direttivo e pubblicazioni hanno espresso chiaramente che:
Dio è spirito e non ha sesso, ma si rappresenta come Padre per facilitare la comprensione umana.
Gli angeli non hanno genere, ma sono presentati come uomini per motivi simbolici e funzionali.
Fonti ufficiali:
Perspicacia nello studio delle Scritture, vol. 1 e 2
La Torre di Guardia, varie edizioni (es. 15/3/1991 p. 31)
Cosa insegna realmente la Bibbia?, cap. 1
Anche Geoffrey Jackson (attuale membro del Corpo Direttivo) ha dichiarato durante un’intervista nel 2015 che “gli angeli sono spiriti senza genere sessuale, ma il linguaggio usato nella Bibbia è maschile per chiarezza e coerenza con il ruolo di guida e autorità”.
---
7. Opinioni di teologi cristiani contemporanei
Molti studiosi cristiani concordano sul fatto che gli esseri spirituali non possiedano un genere biologico. Per esempio:
N.T. Wright: ritiene che il linguaggio maschile su Dio sia simbolico e non implichi sessualità.
C.S. Lewis, nel suo libro Le Lettere di Berlicche, afferma che i demoni (esseri spirituali decaduti) non sono né maschi né femmine, ma si presentano come vogliono.
Karl Barth: Dio è “totalmente altro” rispetto alla sessualità umana.
---
Conclusione
Come Asperger, il mio modo di ragionare cerca sempre strutture coerenti e logiche, anche quando si tratta di temi spirituali. Dallo studio delle Scritture, delle fonti ebraiche, cristiane antiche e moderne, ho compreso che:
Gli esseri spirituali, incluso Dio, sono intrinsecamente neutri.
Tuttavia, per comunicare con l’uomo, si presentano con caratteristiche maschili simboliche.
Questo serve a creare un linguaggio funzionale, coerente con il ruolo di autorità, protezione e guida, secondo il contesto storico e culturale della rivelazione biblica.
Nel mio cuore, continuo a chiamare Geova “Padre”, non perché sia maschio, ma perché mi guida con amore e giustizia, proprio come un Padre perfetto.
Commenti
Posta un commento