Conoscere l’arte raccogliendo attimi in una foto

Di Pasquale Andrea Calabrese


Nella giornata di ieri, il gruppo dell’associazione Il Tulipano-Lab si è riunito presso la consueta sede di Montesanto dove siamo stati ospiti di uno dei musei minori del panorama artistico-culturale della città di Napoli, ma che anche alla nostra collaborazione ha la possibilità di diventare luogo preciso e strategico anche come zona turistica. Infatti la giornata di ieri si è concentrata su un sopralluogo all’interno del complesso museale dei Pellegrini (nel quale ho avuto la possibilità di parlarne della sua esistenza in un altro articolo) ma per chi è a conoscenza di questo progetto solo da poco vorrei raccontarne di nuovo la sua storia. La sua fondazione a origine verso la fine del 500 dove assume il nome di Augustissima Arciconfraternita ed Ospedali della Santissima Trinità dei Pellegrini e Convalescenti venne fondata a Napoli nel 1578 da sei artigiani - uno dei quali, Bernardo Giovino, fu il promotore dell'iniziativa - per assistere i tanti pellegrini che nel corso dei loro lunghi viaggi sostavano nella città. Poco dopo, stante il costante aumento del numero dei pellegrini che chiedevano asilo, fu trasferita in locali più ampi posti nei dintorni di San Pietro ad Aram . Estesa ben presto la sua assistenza anche ai convalescenti, l'Arciconfraternita rivolse, sul finire del 1700, la sua opera alla cura degli ammalati poveri, che progressivamente presero nel suo ospedale il posto dei pellegrini, ma senza dilungarci troppo su quella che è la sua spiegazione storica vorrei aggiungere quello che è stato realmente il nostro compito. Ieri siamo stati responsabili di fare una raccolta fotografica dei principali luoghi presenti all’interno della chiesa, purtroppo non possedendo attrezzi necessari ma usando fotocamere degli smartphone abbiamo spostato la nostra attenzione su quelle che possono essere le aree più importanti per un visitatore come una di queste la navata centrale del museo dove al suo interno è presente la sala del presbiterio della chiesa settecentesca della Santissima Trinità, le opere presenti all’interno della chiesa vengono realizzate nel 1778 e sono La Piscina Probatica, San Filippo Neri accoglie i pellegrini, Gesù lava i piedi agli apostoli , i confratelli lavano i piedi ai pellegrini, oppure, per concludere aggiungerei anche una piccola stanza dove erano presenti sei sculture in legno di pioppo policromo, realizzate tra il XVI e il XVII secolo da maestranze napoletana, che raffigurano a grandezza naturale scene della Passione di Cristo. Lo scopo principali di questa raccolta fotografica sarà quello di custodire una volta ottenute delle copie di ognuna di esse per riutilizzare questo prodotto come oggetto di immagine per quello che poi sarà l’obbiettivo principale della Tulipano-Art nel mese di settembre, ovvero quello di creare un punto di attività come guide e servizi turistici all’interno della parte metropolitana del Comune di Napoli rivolto a tutti quelli appassionati di viaggi e arte. Perché ritengo a precisare che l’idea del Tulipano-Art è quella di rendere i musei luoghi di accoglienza e una rete di collegamento tra i principali siti culturali del territorio. 

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